Nato come attore teatrale, Giuseppe Battiston debutta al cinema, imponendosi subito alle simpatie del pubblico, con “Pane e tulipani” di Silvio Soldini, con il quale vince il David di Donatello e il Ciak d’oro come miglior attore non protagonista.
Il film di esordio sembra portargli fortuna, e gettare le premesse per una carriera, seppur silenziosa, costellata di successi e riconoscimenti. Ultimo, quello condiviso con il regista Carlo Mazzacurati per il film “La passione“, con cui riceve, il 6 maggio 2011, il terzo David di Donatello ancora una volta come miglior attore non protagonista per l’interpretazione di Ramiro.
Ovviamente, Battiston sta cavalcando l’onda del successo e si ritrova ad essere uno degli attori più richiesti del momento. In seguito alla fine delle riprese di “Bar Sport“, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stefano Benni diretto da Massimo Martelli, Battiston sarà il protagonista de “Il mio nipote scemo“, prima pellicola prodotta dalla Transmedia Production.
Nel film, per la regia di Matteo Oleotto, l’attore interpreterà Paolo, un quarantenne che lavora come cuoco in un asilo nido. Paolo divide il suo tempo tra l’osteria del paese “da Giustino” e un’opera di stalking verso l’ex moglie. A portare una turbolenta aria di cambiamento nella vita assopita del quarantenne, sarà l’arrivo in casa sua del nipote Zoran, nato e cresciuto in mezzo ai monti insieme ad una zia che Paolo aveva dimenticato. Dopo la morte della zia, al ragazzino non rimane nessuno, tranne lui..
A breve l’inizio delle riprese, previsto fra qualche mese. Nel frattempo invece Battiston sarà impegnato sul set di un altro film dell’affezionato Soldini, “Il comandante e la cicogna“.