USA, anche Fitch minaccia di declassare debito americano

E con la terza delle tre sorelle, si completa il quadro degli avvertimenti delle agenzie internazionali di rating. Dopo Standard & Poor’s e Moody’s, ieri, anche Fitch ha minacciato gli USA di declassare il loro debito, se non sarà raggiunto un accordo sull’innalzamento del tetto sul debito. Secondo Fitch, gli USA potrebbero perdere la tripla A, se al 2 agosto risulterà che il tetto sul debito sia rimasto uguale, anche in considerazione dell’impossibilità di fare fronte agli impegni per 90 miliardi di dollari, per il rimborso di titoli di stato giunti a scadenza.

Il creditwatch potrebbe mutare in negativo e tutto ciò si potrebbe realizzare nel giro di 3-6 mesi. Uno scenario che potrebbe fare realizzare un’intesa minima tra Democratici e Repubblicani, tra la Casa Bianca e il Congresso, per evitare che tra due settimane vi sia il tanto temuto default.

Nell’occhio del ciclone per la loro scarsa trasparenza e per la presunta mancanza di obiettività, le agenzie di rating hanno negli ultimi giorni spostato la loro attenzione soprattutto sull’America, dopo avere ricevuto un avvertimento chiaro da parte della UE di una possibile apertura di un’indagine nei loro confronti.

Suona, infatti, alquanto strano che gli USA abbiano ancora la tripla A, quando il Paese è in uno stato disastroso dei conti pubblici. La scorsa settimana, lo stato del Minnesota ha dichiarato default, mandando a casa 24 mila impiegati pubblici. Alla luce di questi accadimenti, è poco comprensibile la pignoleria degli istituti di rating, che hanno messo sotto osservazione persino 23 enti locali italiani, tra regioni, province e comuni.

 

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