Facebook, Twitter, Google Plus, Microsoft Tulalip, sono tutti social network che hanno una cosa in comune: ci fanno perdere troppo tempo, riducono le nostre attività sociali che si concentrano tutte su amicizie virtuali e il più delle volte causano problemi di comunicazioni (il T9 ci fa dimenticare come si scrive correttamente, Twitter ci insegna a riassumere esperienze di vita in 140 caratteri e Facebook ci insegna a dire “mi piace” a tutto quello che dicono i nostri amici virtuali.
Inoltre, i social network mettono i nostri dati in serio pericolo. Facebook è uno dei più attrezzati in questo senso. L’unica speranza è che l’arrivo di Google Plus porti le persone a capire il livello di pericolosità del social network di Marc Zuckerberg, che di recente è stato pesantemente bucato: 80.000 account in mano ad un hacker.
Certo, l’hacker in questione corrisponde al vero significato della parola “hacker”: infatti, Reda Cherqaoui ha violato gli account di Facebook non per scopi criminali ma per dimostrare quanto l’ambiente dei social network sia poco sicuro. Purtroppo, nonostante non sia la prima volta che venga dimostrato quanto sono poco sicuri i social network, purtroppo sono ancora molti gli utenti che inseriscono dati sensibili (numero di cellulare, indirizzi e-mail e addirittura di domicilio).
Chiaramente, gli 80.000 account violati fanno capire chiaramente come la situazione sia ancora messa male per quanto riguarda la sicurezza informatica. A questo punto ci sono pochi consigli che sarebbe importante seguire: nei social network cercate di essere il più anonimi possibile, non lasciate dati sensibili a vista di tutti e cambiate periodicamente la vostra password.