La Banca Centrale Europea ha seccamente smentito che nel corso della scorsa settimana essa abbia acquistato titoli di stato dell’Eurozona, al fine di rasserenare i mercati. L’Eurotower ha confermato che per la sedicesima settimana consecutiva non sono stati effettuati ulteriori acquisti in titoli, oltre ai 74 miliardi di cui già dispone in portafoglio.
La smentita segue alcuni indiscrezioni, tra gli investitori, che parlavano di un intervento della BCE a sostegno dei titoli sotto stress. In particolare, molti dubbi erano stati avanzati sull’asta dei BoT italiani di martedì scorso, quando i rendimenti erano schizzati di oltre 150 punti base, nonostante la domanda dei titoli fosse stata pari a una volta e mezza l’offerta.
A quanto pare, però, non vi sarebbe stato l’aiutino della BCE, che non avrebbe alcuna intenzione di esporsi ulteriormente, rispetto alla situazione attuale. Francoforte, nei mesi passati, soprattutto all’inizio del 2011, era intervenuta in particolare verso la Spagna e il Portogallo, acquistandone i titoli di stato, in modo da non provocare un rialzo eccessivo dei rendimenti, evitando il più possibile l’effetto contagio della crisi greca e irlandese.
Per evitare, tuttavia, di creare maggiore moneta in circolazione, con il rischio di un’ondata inflazionistica, è stata parimenti drenata liquidità da altri canali, per un uguale ammontare.
Oggi, Francoforte teme che le svalutazioni dei titoli in possesso possano determinare un problema di capitalizzazione della banca centrale, tanto che alla fine dello scorso anno, gli azionisti della BCE, tra cui lo stato italiano, sono stati chiamati a ricapitalizzare l’istituto, in modo da resistere ad eventuali tracolli dei bond dell’Eurozona.