Divisa tra Milano, Torino e Roma la nuova fiction Rai dal titolo programmatico ma provvisorio “Romanzo di una strage“, racconta una delle pagine più sanguinolente della storia del nostro Paese, la strage di Piazza Fontana, primo atto della cosiddetta “strategia della tensione”. Il pomeriggio dello stesso giorno, il 12 dicembre 1969, fu infatti teatro di cinque attentati terroristici avvenuti a Roma e Milano. Sebbene durante gli anni compresi tra il 1968 e il 1974 vennero compiuti 140 attentati, quello di Piazza Fontana è rimasto uno dei più gravi.
A questi attentati, ricondotti a gruppi eversivi di estrema destra, si legano anche le storie dell’anarchico Giuseppe Pinelli e del commissario Luigi Calabresi. Il 12 dicembre stesso, infatti, Pinelli venne fermato dalla polizia e interrogato, fino a quando il 15 dicembre finì, in circostanze non chiare, per precipitare dal quarto piano della questura di Milano, morendo. La causa della morte fu riconosciuta in un “malore attivo” in base al quale Pinelli, sportosi dalla finestra, sarebbe caduto da solo.
In seguito alla a dir poco strana morte di Giuseppe Pinelli, il commissario Luigi Calabresi, a capo delle indagini, fu ritenuto responsabile da parte delle frange di estrema sinistra e non solo (nonostante non fosse presente nella stanza al momento della caduta della vittima). Gruppi di militanti, scrittori, intellettuali e artisti firmarono una petizione che così recitava: “Il processo che doveva far luce sulla morte di Giuseppe Pinelli si è arrestato davanti alla bara del ferroviere ucciso senza colpa. Chi porta la responsabilità della sua fine, Luigi Calabresi, ha trovato nella legge la possibilità di ricusare il suo giudice”. Infine, il 17 maggio 1972 il commissario Lugi Calabresi fu assassinato da parte di alcuni membri di Lotta Continua.
Tornando alla trasposizione filmica: ad interpretare la parte di Calabresi, in seguito all’abbandono di Kim Rossi Stuart, sarà l’amatissimo Valerio Mastandrea, mentre a vestire i panni di Pinelli sarà Pierfrancesco Favino.
Il film, prodotto da Rai Cinema e Cattleya, è frutto di un’elaborazione di Marco Tullio Giordana e del produttore Riccardo Tozzi basata sul libro “I segreti di Piazza Fontana” di Paolo Cucchiarelli.