Ennesima sorpresa nei quarti di finale di Coppa America; infatti dopo i padroni di casa dell’Argentina, ad uscire per mano dei penalty, è il Brasile di Menezes. I verdeoro, che in partita hanno comunque sprecato importanti palle-gol, sono apparsi piuttosto spenti, e ai calci di rigore hanno dato il peggio di loro stessi sbagliandone quattro su quattro, senza mai prendere la porta.
Il quadrilatero con Neymar, Pato, Robinho e Ganso ha dato pochi frutti: l’attaccante del Santos, molto lezioso in alcuni controlli del pallone, non è riuscito a lasciare mai il segno; i milanisti non sono apparsi quelli della scorsa stagione, forse complice anche un pizzico di stanchezza; mentre Ganso sembrava essere solo un lontano parente di quello che giornali e televisioni lodavano e paragonavano a Zidane.
Tuttavia, malgrado lo scempio Brasiliano, non si può dire che i paraguayani siano rimasti a guardare, tutt’altro: la famosa “garra“, ovvero lo spirito combattente di questa squadra, insieme ad un atteggiamento a dir poco offensivo, hanno permesso di raggiungere abbastanza facilmente i rigori e, poi, la semifinale del torneo.
Nel primo tempo supplementare si deve registrare una mega-rissa, scoppiata a metà campo con tutti i ventidue in campo coinvolti. Risultato: espulsi Lucas Leiva e Alcaraz.
Dal dischetto se ne vedono di tutti i colori: Elano alle stelle, Thiago Silva parato, Andrè Santos e Fred mancano il bersaglio e ai biancorossi bastano i gol di Estigarribia e Riveros.
Ora, in semifinale, la selezione allenata da Martino se la dovrà vedere con il Venezuela, che, sempre ieri, ha eliminato il Chile di Sanchez,vincendo per 2-1.