Non si arresta l’emorragia di uomini intorno a Fini e alla sua creatura Futuro e Libertà. Soltanto una settimana fa sbattevano la porta gli onorevoli Urso, Ronchi e Scalia, tre dirigenti di peso, anche per i ruoli passati avuti al governo o alla dirigenza in Sicilia, come nel caso di Pippo Scalia. Ma per le notizie che giungono dal territorio, la fuoriuscita dei tre è stata solo un inizio di un terremoto che sta travolgendo la già fragilissima Fli, sconvolta da mesi da defezioni e abbandoni, oltre che a distinguo continui tra chi è rimasto. E ancora una volta a provocare l’irritazione dei suoi stessi colleghi di partito è stato Fabio Granata, considerato un estremista del movimento finiano, nel senso che ha intrapreso da anni una strada di acceso anti-berlusconismo e vorrebbe spostare l’alleanza a sinistra, arrivando anche a concepire una coalizione con Nichi Vendola. L’ultima intervista di Granata parlava, invece, della possibilità che Fini e Di Pietro si mettessero insieme, per creare un nuovo partito. Troppo per quanti sono stati costretti in questi nove mesi di Fli ad ascoltare quotidianamente certe esternazioni di Granata, che imbarazzano un pò tutti, tranne il capo, Fini, che sembra persino apprezzare certe sparate del suo fedelissimo, pensando ancora di trovarsi nella stessa posizione di forza di un anno fa.
A volere essere sinceri, l’intervista di Granata non era poi qualcosa di estremamente sconvolgente o irritante rispetto alle sue stesse dichiarazioni dei mesi precedenti. Ma questa volta, consapevoli che Fli è già politicamente morta e inesistente, i dirigenti nazionali del movimento giovanile hanno rassegnato le dimissioni in massa, dopo avere emesso una nota in cui si chiarisce che non è possibile stare in un partito in cui alleanze e strategie vengono comunicati solo all’ultimo minuto e senza consultare nessuno tra la base.
Gli ex giovani finiani rimarcano come ormai ci sia in Fli un’oligarchia ristretta, che decide tutto e per gli altri. Ma l’addio dei giovani di Fli non è l’unico. In una delle più importanti province per Fini, Catania, sono ben quattro i dirigenti che hanno ufficializzato il loro divorzio da Fli e sono nomi di peso: Fabio Fatuzzo, Piero Mazzaglia, Attilio Tilennio e Attilio Lombardo.