Un altro banco di prova attende oggi i mercati, con l’Italia che dovrà raccogliere complessivamente sul mercato monetario una cifra pari a 5 miliardi di euro, suddivisa in quattro diverse aste di BTp. Il momento è particolarmente difficile, sebbene dopo l’asta dei BoT di due giorni fa, che ha esitato una copertura totale del fabbisogno del Tesoro, sebbene con rendimenti esplosi oltre il 3,6%, contro il 2,1% circa di un mese fa, il clima sembra meno teso e un aiuto in senso positivo potrebbe arrivare anche dalla previsione dell’ok del Senato alla manovra finanziaria del governo, che entro domani dovrebbe incassare il via libera anche dalla Camera.
In particolare, saranno collocati tra 0,75 e 1,25 miliardi in BTp a 5 anni, tra 0,75 e 1,75 miliardi per i BTp a 15 anni e un complessivo di 2 miliardi in BTp a 6 e 12 anni. I primi due segmenti sono considerati “on the run”, cioè in corso di emissione, mentre i BTp a 6 e 12 anni sono “off the run”, fuori emissione.
Ieri, il mercato secondario mostrava un restringimento sui BTp a dieci anni, intorno ai 280 bp sul decennale tedesco. Più alto, invece, lo spread sui BTp a 5 anni, ancora intorno ai 320 bp. Malgrado siamo lontani dai valori di martedì, quando il differenziale aveva raggiunto il suo picco massimo di 350 bp, un rendimento superiore al 5% sui quinquennali non si vedeva dal 2000.
E’ evidente come l’asta più attesa sia proprio quella dei BTp a 5 anni, in mancanza dei decennali. Questo è, infatti, il segmento più confrontabile e suscettibile, rispetto al sentiment del mercato, il quale oggi ci potrà dire più di qualcosa su quale possa essere la direzione degli investitori a breve.