L’endometriosi, patologia che attacca in maniera grave ma silenziosa l’endometrio, (membrana che riveste l’utero), è una delle malattie femminili più diffuse. Oltre il 30% della popolazione, (più di 3 milioni di donne), è sofferente a causa di questa fastidiosa patologia.
Il Ministero delle Pari Opportunità e la Fondazione Italiana Endometriosi Onlus (Fie), allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della patologia, promuoveranno una campagna pubblicitaria sull’endometriosi, che sarà trasmessa sulle reti Rai dal 19 luglio.
Testimonial d’eccezione della pubblicità progresso è la simpatica attrice italiana Nancy Brilli, già affetta dalla medesima problematica. Il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, è intervenuta a Roma al convegno di presentazione della campagna, ed ha sottolineato che l’idea è nata nel 2009. In quell’anno, infatti, veniva firmato un protocollo d’intesa tra ministero, Inail e Fie con lo scopo di finanziare la ricerca scientifica sull’endometriosi.
La campagna pubblicitaria sull’endometriosi è il risultato di una ricerca serrata nel settore patologico che ha individuato nuovi test diagnostici e nuove cure per diminuire la sofferenza delle donne malate e per sostenerle durante la malattia. Questa iniziativa è un atto concreto per la tutela della salute e della psiche di milioni di donne affette da endometriosi. Questa malattia, infatti, rappresenta anche un fenomeno sociale, in quanto entra in tutti gli aspetti sociali e quotidiani della vita femminile.
L’equipe scientifica della Fie ha condotto uno dei migliori studi al mondo sull’endometriosi ed ha evidenziato la connessione stretta tra la malattia, l‘infertilità, la menopausa precoce e l’inquinamento. Per combattere la patologia c’è bisogno di sensibilizzare le donne a parlare ed a non sottovalutare i sintomi; con un semplice controllo e con analisi del sangue, le ovaie e l’utero potranno guarire.