Per chi non avesse avuto modo di inciampare in questo meraviglioso libro, forse è arrivato il momento di andare alla ricerca de L’eleganza del riccio. Sfogliando le sue pagine, resterete stupiti dall’attenzione posta al rito del tè perfino in una portineria di un ricco palazzo parigino.
“…anche io so bene che il tè non è una bevanda qualunque. Quando diventa rituale, rappresenta tutta la capacità di vedere la grandezza nelle piccole cose. Dove si trova la bellezza? Nelle grandi cose che, come le altre, sono destinate a morire, oppure nelle piccole cose che, senza nessuna pretesa, sanno incastonare nell’attimo una gemma di infinito?
Il rituale del tè, quel puntuale rinnovarsi degli stessi gesti e della stessa degustazione, quell’accesso a sensazioni semplici, autentiche e raffinate, quella libertà concessa a tutti, a poco prezzo, di diventare aristocratici del gusto, perchè il tè è la bevanda dei ricchi così come dei poveri, il rituale del tè, quindi, ha la straordinaria virtù di aprire una breccia di serena armonia nell’assurdità delle nostre vite. Sì, l’universo tende segretamente alla vacuità, le anime perdute rimpiangono la bellezza, l’insensatezza ci accerchia. Allora beviamo una tazza di tè. Scende il silenzio, fuori si ode il vento che soffia, le foglie autunnali stormiscono e volano via, il gatto dorme in una calda luce. E, a ogni sorso, il tempo si sublima”. (tratto da L’eleganza del riccio)
L’eleganza del riccio è il secondo libro di Muriel Barbery: una raffinata commedia francese, caso letterario nel 2007 in Francia. Tratta di due vite che si intrecciano, quella di una portinaia che infrange l’idea di portinaia grassa, teledipendente e sciatta e di una bambina geniale, brillante e stanca di vivere. Questi due personaggi si incontrano grazie all’arrivo di un ricco giapponese, dedito al tè e alle buone maniere.
Entrambi i personaggi sembrano aver scelto come bevanda che rispecchia il loro modo di essere il tè e c’è un momento durante il racconto in cui entrambe condividono questa passione.
Il racconto è un buon modo per andare alla scoperta della cultura del tè diffusa in Europa e più in generale nel mondo occidentale. Inoltre è un buon modo per trascorrere le giornate estive in compagnia di un buon libro.