Il seno, una delle parti più importanti e più caratteristiche del corpo femminile, è da sempre colpito da un tumore che ad ogni inizio promette di essere aggressivo e lacerante. Il tumore al seno è una delle cause più importanti di morti femminili in tutto il mondo.
Ogni giorno ricercatori e scienziati di tutto il mondo si interrogano sul da farsi, al fine di individuare una cura appropriata che permetta di sconfiggere, una volta per tutte, questo brutto cancro. Proprio per questo i ricercatori del laboratorio nazionale “CIB”, presso l’Area Science Park Trieste e dell’Università di Trieste, si sono impegnati in un nuovo studio scientifico che ha permesso di identificare elementi importanti per il cancro al seno. Gli scienziati hanno capito quali sono le componenti fondamentali che rendono il tumore al seno così aggressivo.
Grazie a questa scoperta sarà possibile avere più informazioni riguardo alla malattia e, inoltre, i medici saranno in grado di predirne l’esito e la risposta delle pazienti alla cura. Secondo gli studiosi italiani, il cancro al seno è aggressivo per la presenza di mutazioni nelle cellule maligne, che sono in grado di mutare il fattore antineoplastico p53 in un promotore tumorale. Tutto ciò a causa dell’espressione abnorme ed incontrollata di una specifica proteina, l’enzima Pin1.
La mutazione del fattore protettivo p53 influenza la progressione del tumore ed insieme a Pin1, impedisce le normali funzioni cellulari. Queste disfunzioni fanno acquisire alle cellule tumorali molta aggressività ed una buona capacità di migrare ed invadere altri tessuti. Si creano in questo modo delle metastasi che danneggiano organi diversi da quello di partenza. Inibire la mutazione di p53 e di Pin1 è il nuovo obiettivo nella cura per il cancro al seno e speriamo che gli scienziati abbiano la meglio.