Ignazio Visco, vicedirettore di Bankitalia, ha parlato alla Commissione di bilancio del Senato: «Bisogna anticipare la definizione delle ulteriori misure necessarie per conseguire il pareggio di bilancio nel 2014». Visco ha continuato dichiarando: «Il decreto legge in discussione in Parlamento accellera il processo di riduzione del debito, il cui avvio è previsto nel 2012, permette il sostanziale conseguimento dell’obiettivo del disavanzo fissato per il 2013, riduce ulteriormente lo squilibrio nell’anno successivo portandolo a circa l’1% del prodotto». Il vicedirettore ha poi dichiarato: «Si sarebbe potuto intervenire più decisamente per correggere alcune disparità di trattamento tra diverse categorie di lavoratori. In particolare, è stato rimandato al 2020 l’avvio del processo di allineamento (peraltro estremamente graduale, che si prolungherà fino al 2032) dell’età di pensionamento delle lavoratrici del settore privato a quella degli uomini e delle lavoratrici del pubblico impiego. Le donne del pubblico impiego hanno subito un incremento di 5 anni dei requisiti anagrafici per il pensionamento di vecchiaia in un solo biennio».
A parlare di riforme è stato anche il Fmi, che ha rilevato una moderata crescita dell’Italia, che dev’essere però supportata da manovre economiche. Il Fondo Monetario Internazionale ha incitato il paese a proseguire il “risanamento” per diminuire il debito pubblico che da anni afflige l’Italia.
“L’Italia – afferma il Fmi – non e’ immune al rischio contagio ed e’ vulnerabile alle turbolenze del mercato. Ma ha punti di forza, quali i solidi bilanci delle famiglie e l’elevato tasso di risparmio. Un risanamento fiscale sostenibile per l’Italia deve basarsi su una razionalizzazione delle spese in base a chiare priorità”. Il Fmi ha poi aggiunto: «L’intenzione del governo di intraprendere un’ampia revisione delle spese pubbliche e’ incoraggiante». «Riforme del sistema pensionistico importanti sono gia’ state attuate e c’e’ spazio per ulteriori misure per generare risparmi» afferma poi il Fmi, «L’Italia sta sperimentando una crescita economica modesta spinta dalle esportazioni».
Il Fmi ha poi parlato delle riforme economiche: «Un ampio pacchetto di riforme e’ necessario per aumentare ulteriormente la produttivita’ e rafforzare il potenziale di crescita. Le autorità hanno raggiunto in modo facile i target di bilancio del 2010. Il deficit e’ sceso dal 5,3% del 2009 al 4,5% del 2010, ben al di sotto del target del 5%. Il miglioramento riflette una buona performance delle entrate e contenute spese di bilancio. L’aumento delle imposte indirette ha bilanciato il calo delle entrate di capitale».