Infuria la speculazione, Italia assediata

Giornata nera per le borse europee, che chiudono tutte in calo, sulla scia dell’ondata di sfiducia che ha colpito l’Eurozona e un pò tutta l’Europa, ma è in particolare l’Italia a soffrire di più, con Piazza Affari che cede oltre il 4%, molto di più delle altre piazze. Anche Parigi non va granchè bene, con perdite oltre il 2%. Ma a tenere banco è soprattutto l’andamento dei rendimenti sui nostri titoli di stato, che continuano a salire, staccando quelli tedeschi di ben 280 punti base e arrivando a toccare il 5,40% sui decennali, un livello che non raggiungeva dal 1999, cioè da quando è nato l’euro.

Anche lo spread tra i bonos spagnoli e i Bund tedeschi si allarga di 15 punti base solo ieri, arrivando a 300 punti base. E paradosso di queste ultime sedute è che ormai l’Italia ha agganciato i livelli di differenziale spagnoli, dato che entrambi i Paesi hanno spread molto simili, mentre fino a qualche settimana fa tra i due vi era una differenza non inferiore di una settantina di punti base, in favore dei tassi italiani più contenuti.

In picchiata anche l’euro, che cede terreno e viene scambiato a 1,41 contro il dollaro. L’ondata speculativa dei mercati contro l’Europa si è cercata di contrastarla con rassicurazioni e dichiarazioni in sede europea, dove si è tenuto un vertice tra le istituzioni di Bruxelles, per delineare le strategie necessarie per evitare il contagio della crisi.

Non si è parlato ufficialmente dell’Italia, che gli osservatori ritengono non essere a rischio contagio, ma è certo che è stato toccato l’argomento della manovra finanziaria, con l’Europa che chiede all’Italia di mandare un segnale forte ai mercati, che potrebbe tradursi in un’accelerazione massima dei tempi di approvazione delle misure in Parlamento.

 

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