Bye%2C+bye+Lega%3A+cos%C3%AC+il+Carroccio+si+auto-elimina
blogliveit
/2011/07/12/bye-bye-lega-cosi-il-carroccio-si-auto-elimina/amp/

Bye, bye Lega: così il Carroccio si auto-elimina

Published by
Giuseppe Timpone

Infuria la speculazione internazionale, siamo nella fase più drammatica dal 1992, annus horribilis che vide il tracollo di Piazza Affari e della lira, che costò al Paese la recessione e rappresentò l’inizio di un’infinita fase di stagnazione della crescita, con effetti di sfinimento sul mondo dell’impresa e del lavoro. La situazione è così grave che persino gente com Bersani e Di Pietro, che non brillano certo per toni concilianti verso il governo, hanno deposto (o almeno finto di farlo) l’ascia della guerra santa contro il Cavaliere, mostrando la loro disponibilità a fare approvare la manovra finanziaria in tempi brevi. Non che ci perdano qualcosa, dato che la maggioranza ha autonomamente i numeri per approvarla. Stesse aperture da parte di Casini. Ma l’alleato di governo del premier e del PDL, la Lega ha ben altri pensieri. Forse saranno privi di reti televisive, di radio, di internet, di telefonino, insomma, saranno forse isolati dal mondo alcuni uomini del Carroccio se, nel pieno di una bufera finanziaria di proporzioni europee, anzichè mostrare atteggiamenti e parole austere e senso della misura, il ministro Calderoli non ha trovato niente di meglio che annunciare grottescamente l’apertura di tre ministeri a Monza. Una falsità, ovvio. Semmai saranno spostati alcuni uffici per dare a Calderoli e a qualche suo amico un inutile contentino che non porterà neanche il pallore di un beneficio al popolo del nord.

Ma la guerra interna alla Lega contro il Senatùr Umberto Bossi continua e si esprime in toni e comportamenti che sempre di più si distinguono per la dissonanza dai sentimenti del Paese, dello stesso nord, che chiede di fare le riforme per rilanciare la crescita, il mondo delle imprese, che avanza istanze di sburocratizzazione dell’economia, non certo inutili ministeri e toni da vilipendio.

Dopo anni di sintonia con la maggioranza del Paese, non solo del nord, la Lega, forse perchè lacerata al suo interno, sembra avere perso questa sua capacità di contatto con la base e l’elettorato tutto, chiudendosi in un bunker di rivendicazioni sterili e senza via di uscita che potrebbero rappresentare le premesse per un isolamento della Lega dal resto della maggioranza e del quadro politico.

La Lega sembra che stia facendo di tutto per presentarsi da sola nel 2013, quando a quel punto il PDL dovrà prendere in seria considerazione l’ipotesi di mollare il Carroccio per recuperare l’alleanza con i più responsabili centristi dell’UDC che, al netto delle loro innumerevoli pecche, hanno dalla loro la capacità e il senso della misura e del decoro.

 

Published by
Giuseppe Timpone