Il 2011 sarà l’anno boom per le vendite di vini e di cibi Made in Italy; questo grazie ad una crescita delle vendite e dell’export dell’agro-alimentare italiano che già nel primo trimestre del 2011 è stata a due cifre, pari all’11% per l’esattezza. A metterlo in evidenza, davanti a ben 15 mila coltivatori di tutte le regioni italiane, e nel corso della relativa Assemblea annuale, è stato Sergio Marini, il presidente nazionale dell’Organizzazione degli agricoltori della Coldiretti. Il made in Italy, tra l’altro, è riuscito a battere in termini di controvalore delle esportazioni, per quel che riguarda il cibo ed i vini, le vendite all’estero di automobili. Ad esempio, l’Organizzazione degli agricoltori della Coldiretti mette in evidenza come in una terra ricca di tradizioni come quella francese, l’Italia stia sfondando con i formaggi italiani, che sono aumentati del 21% proprio sulle tavole dei cittadini francesi.
Nei primi tre mesi dell’anno, non a caso, l’80% dei prodotti agro-alimentari italiani che sono stati esportati hanno preso la via dei Paesi dell’Unione Europea a fronte di un 26% diretto invece negli Stati Uniti e nei Paesi asiatici. Insomma, nonostante il grave fenomeno della contraffazione alimentare, il made in Italy nel mondo cresce anche proprio in ragione del bisogno di acquisto, e quindi di consumo, di prodotti agro-alimentari di qualità, tracciabili e genuini.
“Il Made in Italy agro alimentare – ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, “è una leva competitiva in Italia e nel mondo che offre un contributo insostituibile all’economia, all’occupazione e alla sicurezza alimentare dei cittadini“.