E’ ancora il capitolo Grecia a tenere banco tra le istituzioni finanziarie europee e sui mercati, questa volta con le diverse opzioni sul tavolo che i vari stati stanno raccogliendo e proponendo, alla ricerca di una soluzione che non venga considerata negativamente adi mercati e dalle agenzie di rating.
Due giorni fa, era toccato alla Francia incontrare i rappresentanti delle banche internazionali, raggruppate nell’Institute of International Finance, da cui era scaturita la proposta di un roll-over sui titoli, che consentirebbe alla Grecia di avere maggiore respiro nel breve termine, ma che ha il limite di essere considerato un “selective default”, come già qualche agenzia di rating ha chiarito.
Ieri, un altro incontro è avvenuto a Roma, presieduto dal direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, in qualità di presidente del Comitato economico e finanziario europeo. Non sono state chiarite le proposte discusse, anche se si girerebbe sempre intorno alla possibilità che gli investitori possano riacquistare i bond alla scadenza o alla possibilità di un riacquisto del debito.
Restano le incognite sulle modalità di riacquisto dei titoli alla scadenza, perchè se questi fossero rinnovati a tassi al di sotto di quelli di mercato, le agenzie non avrebbero dubbi sul fatto che si tratti di una ristrutturazione del debito. Nota di colore: ieri a Roma le agenzie di rating non erano presenti all’incontro, forse a testimoniare il clima di irritazione che in Europa vi è nei loro confronti.
Ieri, intanto, così come aveva fatto anche per la Grecia e l’Irlanda, la BCE ha comunicato che i titoli di stato del Portogallo verranno accettati da Francoforte, anche se non hanno i requisiti minimi di rating, come ordinariamente richiesto.