L’Agcom ieri si è espresso sulle nuove norme che dovrebbero censurare la Rete e come abbiamo messo in evidenza anche ieri, le normativa non sono state approvate definitivamente, ma seguirà un dibattito di almeno 60 giorni in cui sarà comunque possibile variare alcune delle norme previste nel regolamento.
La buona notizia è per tutti coloro che hanno un sito amatoriale, cioè tutti quei siti “non aventi finalità commerciale o scopo di lucro”, che esercitano “diritto di cronaca, commento, critica o discussione” o che esercitano “l’uso didattico e scientifico, la riproduzione parziale, per quantità e qualità, del contenuto rispetto all’opera integrale che non nuoccia alla valorizzazione commerciale di questa”.
In pratica, chiunque ha un blog personale e desidera parlare di contenuti discutibili è libero di farlo. Se si incappa in violazioni di copyright, prima dovrà essere risolto il problema tra il gestore del sito e il soggetto proprietario dei diritti d’autore. Dopo 4 giorni potrà intervenire l’Agcom che avrà un periodo di almeno 10 giorni per decidere se procedere alla rimozione dei contenuti. Successivamente, in caso di mancato accordo, si procede ad una sanzione che però può essere annullata rivolgendosi al Tar del Lazio oppure spostando la diatriba in magistratura.
Inoltre, i Provider non saranno più obbligati a filtrare le comunicazione. A quanto pare, queste normative, già decisamente più “civili” potranno essere modificate ancora, visto che l’entrata in vigore di queste norme non dovrebbe avvenire prima di ottobre 2011. Pericolo scongiurato, quindi, ma non è ancora detta l’ultima parola, soprattutto perchè i Provider potrebbero segnalare gli utenti “pericolosi” alle autorità pur non essendo obbligati a farlo.