Svezia, Riksbank alza tassi al 2%

La Riksbank, la banca centrale del regno svedese, ha alzato per la settima volta i tassi repo, portandoli dall’1,75% al 2%, confermando le previsioni degli analisti. Restano invariate le previsioni sui tassi per i prossimi anni. A preoccupare l’istituto svedese è soprattutto il surriscaldamento dei salari, in una fase di crescita dei prezzi delle materie prime.

La Riksbank, infatti, ha un obiettivo a medio termine di un’inflazione massima al 2%, così come per la BCE. Lo scorso anno, tuttavia, il tasso di inflazione si è attestato al 3,3%, in conseguenza, soprattutto, di una crescita record.

Anche in questa prima parte dell’anno, l’economia svedese cresce a ritmi molto sostenuti, sebbene la banca centrale confermi un rallentamento previsto della crescita. Nel primo trimestre 2011, la crescita annua registrata dal pil è stata del 6,4%, dopo un altro trimestre record, che lo ha preceduto.

Il raffreddamento della crescita è dovuto, per lo più, a fattori esterni, ossia allo scenario internazionale, che vede le due aree economiche più importanti al mondo alle prese con rispettive difficoltà di debito e con un rallentamento drastico della crescita. Inoltre, incombe anche sull’economia di Stoccolma lo spettro di un surriscaldamento eccessivo dei prezzi, ad iniziare da quelli delle materie prime e dei beni alimentari.

Ricordiamo che la Svezia non fa parte dell’Eurozona, pur avendo da sempre i requisiti per entrare nell’area, mantenendo così la sua corona. Un referendum negli anni passati ha bocciato l’idea di fare parte dell’area euro e alla luce delle forti turbolenze interne e al migliore andamento delle economie fuori dall’Eurozona, cresce in questi Paesi il consenso per restarne fuori.

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