Un omicidio in pieno giorno a Roma, nel quartiere Prati: sotto i colpi dei killer, in quello che dalle prime ricostruzioni sembra essere una vera e propria esecuzione, è finito Flavio Simmi, 33 anni, che soltanto pochi mesi fa era stato ferito in un altro agguato. Ad indagare sull’omicidio è la squadra Mobile della Questura Roma che al momento ritiene che possa trattarsi di un regolamento di conti.
LA DINAMICA DELL’AGGUATO – Ancora non è chiaro come sono avvenuti i fatti: secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti dopo le prime testimonianze, l’uomo, con precedenti per furto e rissa, era fermo nella propria autovettura a pochi passi dal palazzo dove risiede, forse in attesa della moglie. Flavio Simmi era in sosta in via Riccardo Grazioli Lante all’incrocio con via Simone de Saint Bon quando due uomini a bordo di una moto si sono affiancati all’autovettura della vittima ed hanno sparato nove colpi di pistola. L’uomo ha provato a fuggire ma non ha fatto in tempo ad allontanarsi dall’autovettura; i killer sono poi fuggiti in moto. L’agguato è accaduto verso le 9.30 di ieri mattina davanti a diversi testimoni secondo cui gli assassini indossavano dei caschi integrali per coprire il volto.
L’AVVERTIMENTO – Flavio Sinni era già stato vittima di un agguato lo scorso 8 febbraio, quando fu colpito ad una gamba davanti al negozio di oreficeria che gestiva con il padre. Anche in quel caso furono sparati da due uomini a bordo di uno scooter nove colpi di arma da fuoco ma solo due colpirono l’uomo: per gli inquirenti ora quell’attentato è considerato un vero e proprio avvertimento. Il padre della vittima, Claudio Sinni fu arrestato, insieme al fratello Tiberio, perché sospettato di essere in collegamento con la banda della Magliana, con l’accusa di riciclaggio, accusa dalla quale poi venne prosciolto.
Quello di ieri mattina è il secondo omicidio in pochi mesi nel quartiere: lo scorso aprile l’imprenditore Roberto Ceccarelli fu ucciso a pochi metri di distanza dal luogo dove è avvenuto l’agguato di questa mattina. Proprio su questa ripetizione di delitti nella stessa zona è intervenuto il sindaco Alemanno che ha ipotizzato la presenza della criminalità orgganizzata: “Mi aspetto – ha dichiarato il primo cittadino della capitale – dagli organi inquirenti risposte immediate e molto forti, perchè evidentemente in quel quartiere, in quella zona, c’è qualcosa che ancora non è stata scoperta e debellata”.