Non si fermano le polemiche e l’attenzione dei media, soprattutto francesi, intorno alla vicenda dell’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn. L’uomo, dopo essere stato arrestato per stupro, costretto alle dimissioni dall’importante incarico e umiliato dalle manette, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, ora si avvierebbe verso una richiesta di archiviazione nei suoi confronti, che la Procura di New York potrebbe richiedere il 18 luglio, la data prevista per la prima udienza. Non fa in tempo, però, l’economista e politico francese a festeggiare la sua ritrovata libertà, come ha fatto in un ristorante italiano con Brunello di Montalcini, che arrivano subito nuove accuse nei suoi confronti, stavolta dalla sua patria, la Francia. E l’oggetto dell’accusa è sempre lo stesso: tentato stupro. I fatti risalirebbero al 2003, quando l’allora ventiquattrenne giornalista e scrittrice Tristane Banon si recò in casa di DSK per un’intervista. Secondo la ricostruzione della donna, che oggi ha 32 anni, Strauss-Kahn tentò subito di molestarla, mettendole le mani addosso. Racconta di essersi difesa a calci e spintoni e di essere scappata.
Questa volta i legali di Strauss-Kahn hanno deciso di giocare all’attacco e in anticipo, querelando la Banon e parlando di menzogne. Sta di fatto che la donna avrebbe già raccontato di questa storia nel 2008, in un’intervista tv in Francia, ma senza mai citare il nome dell’uomo politico a cui si riferiva il tentativo di stupro.
Resta da verificare adesso l’attendibilità della donna e il motivo per cui avrebbe impiegato ben otto anni per denunciare tale atto. Malgrado sarà complicato provare il tentativo di violenza sessuale subito, quest’ultima accusa metterebbe una pietra tombale alle possibilità di ritorno in politico dell’uomo. Fino a ieri si era pensato anche a un rinvio della scadenza per la presentazione delle candidature alle primarie socialiste, prevista per il 13 luglio. Ma fonti dello stesso partito socialista confermerebbero la volontà di Strauss-Kahn di non partecipare alla corsa per l’Eliseo, come egli avrebbe rivelato alla stessa segretaria del partito Martine Aubry.
Per Sarkozy, una volta tanto da mesi, si tratta di una buona notizia, dato che i sondaggi davano DSK per sicuro vincitore contro di lui. Anche Hollande e Aubry, tuttavia, godono del favore dei pronostici, sebbene le chances di farcela per Monsieur Sarkò siano con loro ben maggiori.