Maurizio Costanzo quindi lascia a malincuore il Teatro Parioli come sua sede di lavoro per trasferirsi negli uffici di Via Boenzio con la speranza che il futuro di quel posto appena lasciato sia tanto nobile quanto lo è il buon nome di un teatro.
I teatri purtroppo stanno scomparendo a Roma, spesso trasformati in grandi garage e parcheggi a pagamento. La speranza però di Costanzo è che il Parioli e la troupe di tecnici che lavorava al suo interno con lui, possano trovare un’altra buona sistemazione per tantissimi anni.
Lo stesso Maurizio Costanzo poi racconta in un’intervista le sue intenzioni per il futuro televisivo. Malgrado le dicerie che lo vedrebbero già come guida direttiva di Rai 5, lui afferma che c’è in programma soltanto una nuova trasmissione legata al successo dei programmi di repertorio, quelli che hanno retto il viaggio dalla televisione del passato a quella del futuro e vorrebbe dare a quest’idea addirittura un canale proprio.
Poi vorrebbe fare un programma sui talenti che ha scoperto con le sue trasmissioni e quindi parlare di loro dagli esordi fino ai giorni d’oggi.
Tutto questo dovrà affrontarlo lontano da quel teatro che lo ha accompagnato durante la sua carriera televisiva, portandolo al successo.