Sono sempre più clamorose le notizie che giungono da New York, da dove si è consumata la vicenda drammatica che ha portato il capo del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, agli arresti, per tentato stupro ai danni di una giovane cameriera di 32 anni dell’albergo Sofitel. Negli ultimi giorni la posizione di Strauss-Kahn, che rischiava almeno una ventina di anni di carcere, si sarebbe alleggerita, anche se il caso continua. Motivo del colpo di scena che ha portato l’ex dg dell’Fmi a tornare ad essere un uomo libero sarebbe soprattutto la figura della presunta vittima dell’abuso, che da povera immigrata dalla Guinea si starebbe sempre più trasformando in una donna furba e con parecchi scheletri nell’armadio agli occhi degli investigatori. La vicenda ricostruita, alla luce delle indagini, porterebbe a raccontare una storia molto diversa da quella che avevamo sentito nei primi giorni. Andiamo alla ricostruzione originale: la donna racconta di essere entrata nella stanza di Strauss-Kahn, ospite dell’albergo da un paio di giorni. Avendo chiamato, ma non udendo risposta alcuna, la cameriera avrebbe risistemato la camera, pulendola, ma nel frattempo l’economista sarebbe uscito dal bagno nudo e l’avrebbe costretta a un rapporto orale, dopo il quale lei si sarebbe confidata con delle amiche, che l’avrebbero convinta a denunciare l’uomo, ignari di chi si trattasse.
La nuova ricostruzione, invece, sarebbe la seguente: la donna sarebbe una prostituta, che si mantiene proprio concedendo rapporti sessuali a pagamento in albergo. Quel giorno Strauss-Kahn e lei avrebbero avuto un rapporto sessuale, ma l’uomo si sarebbe rifiutato di pagare. A questo punto la donna avrebbe inveito contro di lui per almeno 9 minuti, dopo i quali lui si sarebbe diretto in aeroporto, mentre lei avrebbe meditato di vendicarsi, conoscendo la sua posizione. La donna, inoltre, risulta sposata in seconde nozze con un trafficante di droga, ora in carcere, il quale l’avrebbe spronata a fare soldi sfruttando questa situazione.
Ovviamente non si escludono ancora altri colpi di scena, ma di certo ormai quasi nessuno crede più alla storia della violenza sessuale come raccontata agli inizi, subito dopo l’arresto di Dominique Strauss-Kahn. E le corna faranno pure male, ma la moglie del politico ed economista francese si starebbe prodigando per riabilitare il nome del marito in vista della corsa all’Eliseo nel 2012.