Sempre a Bruxelles è stato deciso un più ampio pacchetto di sotegno alla Grecia, con la previsione di un totale di 28 miliardi da stanziare entro il 2015.
L’ok della UE arriva alla fine della settimana in cui il Parlamento greco ha dato la sua approvazione al piano di austerità di 28 miliardi e al pacchetto di privatizzazioni da 50 miliardi da attuare entro il 2015. Senza il varo del piano, nè Bruxelles, nè l’Fmi sarebbero stati disposti a dare ulteriormente il loro contributo.
La notizia dovrebbe adesso rasserenare maggiormente i mercati finanziari da domani, dopo la pausa del weekend. La settimana appena trascorsa è stata particolarmente pesante per alcuni stati dell’Eurozona, i cui bond hanno registrato un forte allargamento del divario sui rendimenti decennali, rispetto a quelli tedeschi, presi a riferimento. Basti pensare che l’Italia ha vissuto sedute sul mercato secondario, con rendimenti a 10 anni a +223 punti base sui Bund, livelli che non raggiungeva da quando ancora c’era la lira.
Nella direzione di un sostegno ai nostri titoli potrebbe andare la dichiarazione del presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, il quale ieri ha affermato che Italia, Spagna e Belgio non sono a rischio contagio. Vedremo domani se lo spread BTp/Bund tenderà a tornare ai livelli consueti di questi mesi, intorno ai 150 bp.