L’Eurostat, l’ufficio statistico di Bruxelles, ha reso noti i dati sulla disoccupazione a maggio, che segnalano un leggero miglioramento, rispetto allo stesso mese del 2010, passando dal 10,2% al 9,9%, tra i Paesi dell’Eurozona e restando stabile sul mese precedente. Se, invece, si guarda la UE, nel suo complesso (27 stati), il tasso sarebbe al 9,3% a maggio, lo stesso di aprile, in calo dal 9,7% di maggio 2010.
Ma come tutte le medie, esse sono determinate da cifre anche molto diverse tra loro. E così, se l’Olanda vanta un tasso di disoccupazione al 4,2%, confermandosi il Paese più virtuoso dell’Eurozona, la maglia nera va senza dubbio alla Spagna, che con il 20,9% si conferma lo stato con il più alto tasso di senza-lavoro.
L’Italia registra a maggio un tasso dell’8,1%, in leggera risalita sull’8% di aprile, ma ampiamente al di sotto della media europea, come è stato in tutta la fase della recessione.
Situazione ben più grave è quella che riguarda i giovani, con una media di disoccupati al 20% nell’Eurozona e al 20,4% nei Paesi UE, comunque in calo dal 21,2% di aprile. E anche in Italia, pur registrandosi un tasso di disoccupazione molto più alto tra i giovani, si è verificato a maggio un calo al 28,8%, dal 29,6% di aprile.
I due stati, invece, con il tasso peggiore di disoccupazione giovanile si confermano Spagna e Grecia. Nella prima, il tasso raggiunge ben il 44,4% della popolazione di riferimento e in Grecia il 38,5%.
L’Italia, quindi, da un lato conferma le sue debolezze tra la popolazione giovanile, ma registra dall’altro un recupero, al pari degli altri stati e una buona tenuta dell’occupazione, con i senza lavoro mediamente al di sotto della media europea.