Si apre oggi il Consiglio Nazionale del Popolo della Libertà, nell’Auditorium di via della Conciliazione. All’ordine del giorno c’è la modifica dello statuto, con la previsione della figura del segretario, alla cui carica quasi certamente oggi andrà Angelino Alfano, attuale ministro della giustizia. I delegati con diritto di voto saranno 1050, mentre non sono certi ancora i numeri in favore di Alfano, sebbene dovrebbero essere largamente maggioritari. Si parla di almeno 800-850 e si tratta di verificare questo pomeriggio, quando si aprirà il dibattito, quale saranno le dichiarazioni di ciascuna componente. Nelle ultime ore, si starebbe andando verso una schiarita, con Alfano sempre più sostenuto, vuoi per convinzione, vuoi anche perchè non ci sarebbero spazi alternativi. L’ex ministro Claudio Scajola, ad esempio, è uno dei più riottosi, avendo persino minacciato di creare gruppi autonomi alla Camera e al Senato, in polemica con i vertici PDL. Ma da ieri, pare, che egli non presenterà una candidatura alternativa, in questo invitato dal premier a desistere. Verso un sostegno ad Alfano dovrebbe esprimersi la componente di Altero Matteoli, che non dovrebbe riservare oggi sorprese, nonostante i dubbi delle scorse settimane.
Restano altre due componenti “irrequiete”, quella di Roberto Formigoni e di Gianni Alemanno. Il primo avrebbe preso atto di non godere del sostegno di una parte essenziale del suo stesso blocco, quello di Comunione e Liberazione, dopo che Maurizio Lupi ha dato il suo appoggio ad Alfano, insieme a tutto il gruppo dei quarantenni.
Quanto al sindaco di Roma, egli non dovrebbe proporre candidature alternative a quella di Alfano, ma di certo subordinerà il suo sì a una diversa organizzazione della struttura di partito, con la previsione dei congressi locali e la tenuta delle primarie a tutti i livelli.
Su questo punto, ci dovrebbe essere la disponibilità di Angelino Alfano, il quale si è sin da subito dopo il voto alle amministrative detto favorevole alle primarie, per verificare quali siano in candidati adatti per ogni competizione.
Il Consiglio Nazionale si aprirà con il discorso del premier, che inviterà a modificare lo statuto del partito. Solo nel pomeriggio si terrà il dibattito e lì si verificherà lo stato dei rapporti tra le componenti pidielline.