Quanto alle misure in essa contenuta, non ci sono state grosse sorprese, rispetto alle indiscrezioni della vigilia; semmai, finalmente, è stato risolto il giallo sulle pensioni delle donne, dopo che negli ultimi due giorni si erano rincorse voci diverse e discordanti. Le donne del settore privato inizieranno ad andare in pensione più tardi solo a partire dal 2020, con una progressione molto soft, di qualche mese all’anno, per andare a regime a 65 anni solo nel 2034. Niente sconvolgimenti, quindi, la misura dell’innalzamento dell’età pensionabile sarà quasi impercettibile.
Anche l’aumento del bollo sui Suv è meno pesante del previsto, dato che si applicherà solo sulle auto di cilindrata superiore ai 225 CV.
Confermato l’obiettivo delle tre aliquote Irpef del 20%, 30% e del 40%, così come entra a sorpresa il fisco ultre-leggero sui giovani under 35, che aprono impresa. Sui loro redditi si applicherà un’aliquota solo del 5%. Sull’Iva, invece, ancora non è stato previsto alcun aumento, ma solo l’ipotesi di un probabile aggravio, ma quando sarà avviato il capitolo della riforma fiscale.
Stretta sul pubblico impiego. Confermato il blocco del turnover e la possibilità di visita fiscale, già dal primo giorno di malattia.
Maggiore liberalizzazione per il collocamento, al fine di aumentare le possibilità per il mercato del lavoro.