Il decreto sui rifiuti è stato approvato dal consiglio dei ministri senza i voti delle Lega: gli esponenti del Carroccio mantengono la loro linea è dicono no al provvedimento che passa solo con i voti del Pdl. Il testo uscito dal Cdm non è certo quello auspicato dalle istituzioni campane: con il decreto, la Regione Campania potrà trattare singolarmente con le altre regioni per trovare un accordo per il trasferimento dei rifiuti senza dover prima passare per la conferenza unificata. “Non potevamo fare di più”, le parole di Silvio Berlusconi, che spiega come non avendo il 51% di voti è costretto a tenere conto di tutte le forze politiche che fanno parte della maggioranza.
Il voto contrario della Lega è stato preventivamente concordato con il Presidente del Consiglio ed è un modo per far capire che il Carroccio è rimasto contrario al provvedimento. Un modo per far approvare il decreto rimarcando però la distanza degli uomini di Bossi. Una distanza che lo stesso leader leghista aveva espresso poco prima del Consiglio dei Ministri dichiarando che “il problema dei rifiuti lo abbiamo già risolto una volta” e aggiungendo che “se i rifiuti sono ancora per strada vuol dire che i napoletani non hanno ancora imparato la lezione”. Secondo indiscrezioni trapelate dopo l’incontro tra il governo e i rappresentati delle regioni, delle province e dei comuni, Berlusconi avrebbe annunciato entro un mese il varo di un piano per risolvere l’emergenza, con la creazione di nuovi impianti, e avrebbe anche assicurato che della questione si occuperà personalmente, anche con sopralluoghi in città.
Non è soddisfatto del decreto presentato dal Governo, il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli secondo cui “sarebbe stato meglio assicurare la responsabilità al complesso delle Regioni affinchè ognuna faccia la sua parte”. Dice no al decreto la conferenza delle regioni perché, come dichiarato dal presidente Vasco Errani, non risolve nella “sostanza il problema venutosi a creare”. Secondo la conferenza delle regioni “c’è la necessità di procedure certe per l’aperture di nuove discariche nella Regione Campania” insieme a quella di affidare “poteri speciali ai sindaci. Ciò anche per pervenire ad una soluzione complessiva di questa emergenza nazionale che oggettivamente interessa tutte le istituzioni della repubblica, governo, regioni ed enti locali”.