La Lega Nord potrebbe votare in favore della richiesta di arresto per il deputato Alfonso Papa, PDL, avanzata dalla Procura di Napoli per i reati presunti di favoreggiamento, concussione, violazione e rivelazione di segreto d’ufficio in merito al caso della cosiddetta P4. Le pagine inviate dalla Procura alla Camera sono 16 mila, per cui la Giunta per le Autorizzazioni a procedere, guidata dal PD Castagnetti ha rinviato la decisione, per meglio esaminare le carte. Tuttavia, tutta l’opposizione, Terzo Polo compreso, si è espressa in favore degli arresti, mentre al momento risulterebbe contrario solo il Popolo della Libertà, dato che la Lega ha fatto intendere che il suo voto non è scontato nè in un senso, nè in un altro. Il PDL, all’interno della Giunta, ha espresso la sua convizione che si tratti di “fumus persecutionis”, ossia che vi siano gli elementi sufficienti, per dichiarare che la richiesta di arresto non sia motivata, se non da una presunta volontà persecutoria dei magistrati partenopei. La posizione della Lega, a questo punto, che in giunta ha 2 componenti, sarà determinante ed è evidente che il Carroccio farà pesare il suo voto, nei confronti degli alleati.
Il sì all’arresto, infatti, sarebbe un segnale che i nordisti darebbero al proprio elettorato, di presa di distanza da certo marciume, che in Parlamento godrebbe di sostegno, ma non da parte loro. Un altro tassello, che andrebbe nella direzione di rapporti più freddi con il PDL e non più solidali a prescindere.
Il PDL, dal canto suo, sarebbe costretto a prendere atto, nel caso la Lega aggiungesse i suoi voti a quelli dell’opposizione, di essere rimasto l’unico partito in difesa del suo deputato, avendo armi spuntate nel gridare al giustizialismo, dato che l’accusa ricadrebbe persino sugli alleati di governo.
Certo, è paradossale che il PD, dopo avere evitato gli arresti di un suo senatore, Alberto Tedesco, proprio di recente coinvolto in un’inchiesta pugliese e indagato per corruzione e associazione a delinquere, ora torni al moralismo solo con i parlamentari della maggioranza e lo stesso discorso vale per il Terzo Polo, garantista solo con i suoi parlamentari di spicco.
Di certo, però, il fare quadrato su tutti e sempre non favorisce l’immagine del PDL, che compie il lavoro sporco per tutti.