Ulteriore prova del fatto che la parità dei sessi nel mondo del lavoro in Italia ancora non è stata raggiunta, ci arriva dalla decisione presa dall’azienda Ma-Vib di Inzago: licenziare solo le donne perchè “così possono stare a casa a curare i bambini e poi quello che portano a casa è il secondo stipendio“. Una decisione davvero assurda con una motivazione ancora più incomprensibile che ha fatto scattare la protesta dei sindacati, con la Fiom che si è schierata al fianco delle lavoratrici che oggi hanno scioperato tutte insieme. Non hanno partecipato allo sciopero invece i colleghi maschi che dopo aver preannunciato ieri la loro solidarietà oggi hanno timbrato regolarmente il cartellino.
L’azienda, che produce motori elettrici per impianti di condizionamento, con un fatturato annuo di cinque milioni di euro e 30 dipendenti (12 uomini e 18 donne) fino a questo momento era ricorsa solo agli ammortizzatori sociali, dando già un’anticipazione di quello che sarebbe accaduto, mandando in cassa integrazione 14 operati, tra cui un solo uomo. Una scelta che è definita “gravissima” dall’assessore provinciale alle Pari opportunità, Cristina Stancari, secondo cui la decisione dell’azienda “denota una totale mancanza di rispetto e discriminazione nei confronti delle donne”. La stessa Stancari, insieme all’assessore al Lavoro e alla Formazione Paolo Del Nero, hanno convocato le lavoratrici e i sindacati per approfondire la vicenda e hanno chiesto alla Ma-Vib un ripensamento.