Secondo quanto riporta l’edizione in edicola del settimanale “Oggi”, fonti della Procura avrebbero ammesso l’esistenza di una supertestimone che ha affermato che nell’ora e mezza in cui è stata al parco giochi non ha visto nessuno dei tre componenti la famiglia Parolisi (Salvatore, Melania e la piccola Vittoria). Una testimonianza che smentirebbe la versione data da Parolisi che ha sempre affermato di aver perso di vista la moglie quando lei si è allontanata per andare in bagno, mentre erano nel parco. La testimonianza della donna trova riscontri nelle dichiarazioni di altri testimoni che hanno parlato di una misteriosa figura femminile che si è allontanata dal parco proprio nel giorno della scomparsa di Melania.
Sempre il settimanale “Oggi” riporta un’ulteriore novità sulle indagini che riguarda la telefonata con la quale è stata denunciata la scomparsa della vittima. A farla, secondo le fonti riportate dal settimanale, non sarebbe stato il marito Salvatore ma Giovanna, moglie del titolare del ristorante Cacciatore, a cui il caporale si era rivolto chiedendo una mano per cercare la moglie; solo quando la donna si è vista in difficoltà non sapendo descrivere ai carabinieri Melania, passa il telefono al Parolisi e le ricerche possono prendere il via.
Inoltre sempre su “Oggi” è riportato che nel giorno in cui Melania Rea è scomparsa per l’assassino sarebbe stato più facile andare a nascondere il cadavere nel bosco delle Casermette senza essere visto, in quanto la strada tra Ascoli e Teramo, che unisce il bosco delle Casermette e colle San Marco, era chiusa in direzione Teramo e per impedire alle auto di immettersi sulla provinciale, il bivio a 800 metri dal bosco era stato transennato.