Bono e la sua band accusati di non pagare le tasse

Certo se lo ricorderanno sicuramente, Bono e la sua band, il concerto tenuto al Festival Rock di Glastonbury. L’ esibizione della storica band irlandese, gli U2, infatti, è stata caratterizzata da numerosi tafferugli in segno di contestazione.

La suddetta protesta è stata messa in atto dal movimento Art Uncut, secondo cui Bono e la sua band hanno cambiato la loro residenza fiscale in Olanda per esimersi dal pagamento delle tasse in Irlanda, proprio in un periodo in cui l’economia irlandese non è proprio florida ed ulteriori entrate sarebbero ben gradite.

Proprio nel momento in cui gli U2 hanno iniziato la loro performance, i membri del movimento di Art Uncut hanno gonfiato un grande pallone con su scritto “U Pay your Tax 2” , che tradotto significa ” paga le tue tasse anche tu” . Com’è immaginabile è intervenuta subito la security, che ha costretto a scendere dal palco un giovane che vi era salito, intimandogli, poi, di sgonfiare il pallone.

Inevitabili , sono stati , i fischi degli attivisti di Art Uncut che hanno continuato ad alimentare il disordine e i tafferugli. Negli scontri , per fortuna, non ci sono state molte persone ferite.

La rabbia del movimento Art Uncut non è, poi, del tutto stigmatizzabile, visto che, in base a quanto ha riportato Forbes, gli U2 si confermano come la band più ricca al mondo, collocandosi al primo posto, con 195 milioni di dollari, tutti guadagnati nell’ultimo anno.

Tuttavia non è solo il movimento Art Uncut a pensare che la storica band irlandese dovrebbe pagare le tasse nel paese natale. Per esempio l’attivista Richard Murphy ha affermato che se Bono si sentisse un vero irlandese, pagherebbe le tasse come tutti i suoi concittadini.

Intanto il manager della band, Paul McGuinness, difende la band dichiarando che gli U2 generano introiti in tutte le parti del mondo e quindi c’è un’ assoggettamento a diverse tasse.

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