Il calo delle aliquote, quindi, sarebbe di tre punti per ognuna, ma non si conoscono ancora gli scaglioni, il che è importante per determinare l’effettivo abbassamento delle tasse a carico del contribuente.
La misura varrebbe 10 miliardi, solo se si abbassa l’aliquota dal 23% al 20%. Il minor gettito potrebbe essere compensato da un aumento delle aliquote Iva del 10% e del 20% di un punto percentuale, ma la misura non è stata ancora confermata.
La novità inattesa e clamorosa, invece, riguarda la soppressione dell’Irap, che grava sulle imprese private e le amministrazioni pubbliche per un gettito complessivo di 33,5 miliardi. Si prevede la sua abolizione nel 2014 e rappresenterebbe il maggior beneficio possibile verso il mondo della piccola e media impresa, nonchè per l’occupazione, dato che ai fini Irap il costo del lavoro è indeducibile dal reddito.
Altra misura al vaglio del ministero dell’economia sarebbe l’applicazione di un’unica aliquota del 20% sulle rendite finanziarie, che al netto dovrebbe determinare un maggior gettito di un paio di miliardi di euro.