In un’intervista rilasciata a”Libero” il ministro sorprende tutti e si lancia in una difesa a spada tratta della casta, l’unica ricetta, secondo Rotondi, per far andare avanti al legislatura. “Dobbiamo coccolare i parlamentari; se un giorno gli si dice che vanno dimezzati, il giorno dopo che gli si taglia lo stipendio, quello successivo l’auto blu, significa voler proprio far cadere il governo”. Eccola l’unica preoccupazione di Rotondi, restare aggrappato alla poltrona finché si può: “Forte del fatto che nessuno, neanche all’opposizione, vuole andare al voto, Berlusconi deve avere un’unica preoccupazione: coltivare i rapporti con Camera e Senato”. Una dichiarazione che arrivando dal ministro per l’approvazione del programma getta un raggio di luce su quello che è l’obiettivo del governo in questi 18 mesi che ci separano dalla fine della legislatura: tirare a campare finché si può, riducendo il rischio di qualche imboscata parlamentare ripagando la fedeltà di deputati e senatori non con un aumento di stipendio ma con l’evitare di andare incontro alla demagogica riduzione dei privilegi. Eccola tracciata la linea guida del governo: “Non possiamo dargli l’aumento (ai parlamentari, ndr), ma almeno coccoliamoli, rassicuriamoli, non rompiamogli le palle se vogliamo arrivare al termine della legislatura. E nel frattempo cerchiamo di farci dimenticare. Perché, inutile negarlo, la gente ormai ci detesta”.
Davvero una ricetta sui generis quella del ministro, che non indica la strada per far uscire il paese da una situazione difficile, ma solo la via per continuare a governare: una soluzione che non restituirà di certo la popolarità alla classe politica nè darà un contributo alla risalita del paese, ma servirà soltanto a mantenere la poltrona.