Dal sito dell’Avvocato Fulvio Sarzana riportiamo un breve estratto di una vicenda emblematica, che può far capire meglio a cosa si andrà incontro:
“Il canale “digitale” (su Youtube) dell’Unione nazionale Consumatori, storica Associazione di Consumatori, diretta fino alla morte dall’inventore del Consumerismo Italiano Vincenzo Dona e oggi dal figlio Massimiliano Dona, noto anche per le sue battaglie come quelle in favore della trasparenza del televoto, è stato chiuso su istanza del titolare dei diritti (cioè da Mediaset R.T.I) poichè lo stesso canale conteneva alcuni brevi estratti di trasmissioni televisive messe in onda dalla stessa Mediaset – R.T.I.”
Dal canto suo l’Agcom stigmatizza quanto sta accadendo: “L’attacco al sito dell’Agcom, che fornisce un servizio ai cittadini è un gesto che danneggia tutti e fa riflettere su come qualcuno intenda il concetto di libertà. Qualsiasi provvedimento in materia di tutela del copyright sarà adottato dopo un procedimento caratterizzato dalla più ampia e interattiva consultazione e dalla massima trasparenza e sarà aperto ai contributi costruttivi di chiunque persegua una linea di disponibilità al democratico”.
Intanto anche su Facebook il passaparola è iniziato, mentre su Twitter la protesta sta utilizzando il tag “nowebcensure” e sta scalando le classifiche di “tendenza”, e si registra anche la nascita di una una “Twition“, ossia petizione. Assolutamente contrarie le associazioni di consumatori: Altroconsumo, Adiconsum, Agorà Digitale, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confommercio insieme allo Studio legale Sarzana promuovono una petizione online e chiedono che l’Autorità cambi il testo della delibera o si astenga in toto dall’emanare provvedimenti in materia, affidando la problematica, che pur ritengono importante, ad una complessiva riforma del diritto d’autore nell’era digitale, da demandarsi al Parlamento Italiano.