Lele Mora era deputato alla ricerca delle ragazze da arruolare; ad Emilio Fede spettava invece il compito di valutare le ragazze, verificare la loro riservatezza e la disponibilità a fare sesso; Nicole Minetti era invece colei che gestiva il sistema, che si occupava della parte economica-logistica del sistema che, secondo i pm, utilizzava la “mercificazione della fisicità della donna” e della “mortificazione della dignità femminile”. Una volta ascoltate le richieste dei pubblici ministeri, secondo cui esiste una” convergenza di vari elementi” tali da richiedere il processo, e prima di passare alla discussione delle intercettazioni, il giudice per le udienza preliminare, Maria Grazia Domanico, ha rinviato l’udienza al prossimo 11 luglio, fissando un’altra data il 13.
Sempre oggi il gup ha accolto la richiesta di costituirsi parte civile presentata da Chiara Danese e Ambra Battilani, le due miss piemontesi che nell’agosto 2010 hanno partecipato ad uno dei festini di Arcore. Le due ragazze si erano presentate in Procura per raccontare la loro partecipazione ad una presunta festa avvenuta ad Arcore il 22 agosto scorso.
Le due hanno richiesto un risarcimento per danni morali e di immagine, per essere state considerate escort non essendolo. Il gup, nonostante l’opposizione dei legali della difesa, ha accolto la loro richiesta. Ancora non ha deciso invece se costituirsi o meno parte civile, Karima el Mahroug, detta Ruby, il cui avvocato Egidio Verzini ha dichiarato di stare ancora studiando le carte e ha annunciato una conferenza stampa per il 9 luglio.