Ebbene, secondo il Codacons nella realtà, a parità di consumi, la situazione per le vendite al dettaglio 2011 è e rimane stagnante in quanto l’aumento è solo legato all’incremento del carovita, che non a caso, proprio ad aprile del 2011, era balzato dello 0,5% rispetto al mese precedente, e del 2,6% su base annua. Quindi tuttora c’è poco da cantar vittoria e da essere ottimisti, e non bisogna leggere il dato dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) con uno sfrenato entusiasmo; questo perché, tra l’altro, nel mese di rilevazione dell’Istat i consumi hanno beneficiato delle festività pasquali, ragion per cui saranno fondamentali le prossime rilevazioni per capire se per i consumi in Italia qualcosa, in positivo, sta cambiando.
L’attale Governo in carica, tra l’altro, dovrebbe “cavalcare” questi dati incoraggianti, se non positivi, per mettere a punto interventi, misure e provvedimenti finalizzati al rilancio della domanda di mercato attraverso sia un alleggerimento delle tassazione sui redditi bassi, sia con misure di liberalizzazione tali da favorire la concorrenza di mercato,