La ricerca ha coinvolto 62 ragazzini tra 8 e 9 anni. A metà dei partecipanti è stato richiesto di utilizzare per 15 minuti al giorno videogiochi studiati per testare quel tipo di memoria che permette al cervello di immagazzinare informazioni mentre è impegnato a risolvere un problema. L’altra metà, invece, ha impiegato lo stesso tempo ad esercitare il proprio vocabolario e a eseguire test di cultura generale. La ricerca, pubblicata sulla rivista Proceding of the National Academy of Sciences, è l’ultimo anello di una serie di studi mirati a verificare se l’esercizio cerebrale quotidiano permette di incrementare l’intelligenza e la capacità di affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche.
I risultati ottenuti dall’esperimento, hanno dimostrato che, sebbene l’efficacia dell’esercizio sia variabile da bambino a bambino, chi aveva allenato il cervello con i brain games era in grado, anche 3 mesi dopo la fine del test, di superare con risultati migliori le prove sul ragionamento astratto e sulla capacità di risolvere i problemi. Il ragionamento astratto, anche detto induttivo, riguarda la capacità di lavorare in maniera flessibile con informazioni poco comprensibili e di trovare soluzioni.