Ad ogni passo avanti corrisponde uno indietro, ad ogni segnale di apertura fa seguito uno di chiusura. Come sopra delle montagne russe, dove ad ogni salita corrisponde una discesa, per la questione dei rifiuti a Napoli non è ancora arrivato il rettilineo che porta alla fine della corsa. Oggi sembrava la giornata giusta per provare ad uscire dalla crisi che sta mettendo in ginocchio la città, con le proteste dei cittadini che continuano (esasperati o manovrati?) aggravando ancora di più una situazione già di per sè di grave impatto sulla comunità. Più che l’ordinanza di De Magistris, sembrava che ad aver avuto effetto fossero state le parole di Napolitano, che aveva esortato il governo ad intervenire in tempi rapidi. Dopo la lettera del Capo dello Stato pubblicata su Il Mattino, era arrivata l’apertura di Berlusconi che parlava di un provvedimento che era allo studio dell’esecutivo; parole a cui faceva seguito l’incontro tra il sindaco di Napoli e il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo da cui emergeva la volontà di un lavoro congiunto di tutte le istituzioni per aiutare la città ad uscire dall’emergenza con il ministro che annunciava l’emanazione di “norme per consentire che ci sia un flusso extra-regionale dei rifiuti; un provvedimento temporaneo e straordinario solo per la Campania e per liberare Napoli dai rifiuti”.
Neanche il tempo per prendere nota della speranza di vedere rimossi i cumuli di rifiuti, grazie alla solidarietà tra regioni ed ecco che arriva il passo indietro, con il ministro (della Repubblica italiana, è bene ricordarlo!) Calderoli che mette in bilico l’approvazione del provvedimento affermando che “sulla questione rifiuti non accetteremo decreti truffa, sennò volano le sedie, lo abbiamo detto a Berlusconi e a Letta; nessuno pensi di usare trucchi o truffe, altrimenti la risposta che daremo sarà la stessa che abbiamo già dato”.
A quali trucchi e truffe si riferisce il signor ministro? Quale sarebbe il trucco che le Lega non tollererà? Quello di consentire che altre Regioni, che fanno pur sempre parte della stessa nazione, aiutino Napoli nell’uscire dalla crisi in modo da poter progettare un futuro senza più cumuli di sacchetti? La solidarietà tra regioni è una truffa o forse la truffa è quella che subiscono tutti i giorni i cittadini napoletani costretti a convivere con i cumuli di rifiuti sotto casa?