E il nome di Berlusconi esce fuori in diverse intercettazioni, in alcune delle quali il leader del Pdl non fa certo una bella figura. È il caso della telefonata tra la Prestigiacomo e Bisignani del 15 novembre 2010, in cui il ministro definisce Berlusconi non intelligente: “Lui (Denis Verdini, ndr) gli consiglia di non occuparsi però Berlusconi deve essere intelligente e purtroppo non lo è“.
Ma la Prestigiacomo non è l’unica esponente della maggioranza che parla a ruota libera con Bisignani: lo fa La Russa che non nega un incontro (“Arrivo a Roma, se ci vogliamo vedere facciamo il punto su questa situazione e tu mi aiuti a capire un po’ questa matassa perché non è tanto chiara”), lo fanno Denis Verdini, Gianni Letta, Franco Frattini. Lo fa l’ex direttore generale della Rai, Masi, che chiede addirittura a Bisignani di scrivergli la lettera di licenziamento per Santoro e lo fa l’amministratore delegato di Eni, Scaroni, che chiede consigli e di mediare tra lui e Berlusconi. Ed è proprio delle sorti del Presidente del Consiglio che si preoccupaisignani in una telefonata con Falvio Briatore: “Se adesso andiamo alle elezioni rischiamo di perderle. Se questi non gli fanno passare il processo breve, finisce che a Berlusconi (per il processo Mills, ndr) gli danno cinque anni di condanna e l’interdizione dai pubblici uffici, ed è finito il gioco per tutti”. Un gioco capace di condizionare la vita politica ed economica dell’intero paese.