Monetario, spread BTp-Bund si allarga di poco

Giornata ad alta tensione quella che si è registrata ieri sui mercati finanziari, a causa della concomitanza di pessime notizie, sul fronte europeo. C’è il caso Grecia che non accenna a risolversi e chi si attendeva l’erogazione della tranche di prestiti da 12 miliardi è andato deluso, dato che Bruxelles ha rinviato ogni decisione per l’11 luglio. C’è poi il capitolo a parte dell’Italia, con la minaccia di Moody’s di declassare il rating sul suo debito sovrano, attualmente stabile su Aa2.

Nonostante tali difficoltà, non ci sono state le scene di panico, che in questi casi possono verificarsi sui mercati. Il differenziale tra i decennali italiani e quelli tedeschi, infatti, si è sì allargato, ma di non molto, toccando un massimo di +8 punti base, portandosi da 186 a 194 punti base, per poi chiudere con un aumento dello spread a +5 bp.

Non certo aumenti di scarsa entità, perchè avvenuti in poche ore, ma nemmeno così rilevanti da destare preoccupazione. Certo, bisogna considerare che prima di questa tragedia greca, l’Italia si avviava, secondo i traders, verso un differenziale di 122 bp; siamo a circa 70 punti sopra.

Molto peggio è andato al Portogallo, con un boom di 35 punti base di aumento del differenziale sui titoli tedeschi, portandosi fino a uno spread di 914 bp. Per non parlare del capitolo Grecia, con rendimenti da record sul segmento a tre anni, esplosi oltre la soglia del 30%.

E che gli investitori si concentrino, in questa fase, sui titoli più sicuri, lo dimostra il calo dei rendimenti degli Schatz tedeschi a due anni, scesi sotto la soglia dell’1,50%, attestandosi a 1,487%.

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