Il caporale istruttore del 235mo Reggimento Piceno continua a dichiararsi innocente e fa sapere tramite i suoi legali di essere sereno e di non avere nulla da temere. La decisione degli inquirenti potrebbe essere riconducibile al ritrovamento, presso un campo sportivo di Foligano, paese dove abitava Melania, di un cellulare che lo stesso Parolisi ha ammesso di essere sua proprietà. Parolisi è stato sempre al centro delle attenzioni degli investigatori che hanno portato alla luce alcuni suoi tradimenti; il caporale ha sempre ammesso di aver tradito la moglie e sul ritrovamento del telefonino avvenuto qualche settimana fa ha dichiarato che se ne è disfatto perché “volevo staccare da tutte queste accuse che mi stanno facendo”. Parolisi nelle ricostruzione fatta agli inquirenti ha sostenuto che il pomeriggio del 18 aprile si era recato a Colle San Marco con Melania e la figlia di 18 mesi per una passeggiata; poi la donna si era allontanata per andare in bagno ed era scomparsa fino al ritrovamento del suo cadavere martoriato da quasi trenta coltellate.
Sorpreso per la svolta nelle indagini il padre di Melania, che in una dichiarazione all’Ansa dichiara: “Non me l’aspettavo, l’ho appena saputo dalla stampa, aspetto di sentire gli inquirenti, aspetto di capire”. E quando gli domandano se crede ancora all’innocenza di Parolisi risponde: “A questo punto non so più niente”. Continua invece a credere che il caporalmaggiore non sia colpevole sua madre, secondo cui l’iscrizione del figlio nel registro degli indagati è una “brutta notizia”.