Domani, martedì 21 giugno del 2011, è il “No Cash Day“, un appuntamento in corrispondenza del quale si invitano tutti, consumatori e famiglie, almeno per un giorno, a mettere da parte il contante ed utilizzare, per le piccole e grandi spese ordinarie e straordinarie, solo la moneta elettronica, ovverosia il cosiddetto denaro di plastica; stiamo parlando chiaramente delle carte di credito, delle carte Bancomat e delle carte di credito prepagate ricaricabili.
Nel nostro Paese, tra l’altro, negli ultimi anni c’è stata un’ampia diffusione del denaro di plastica, con un vero e proprio boom per le carte di credito prepagate ricaricabili, ma come tasso di penetrazione tra i consumatori e le famiglie siamo ancora lontani dal raggiungimento della media europea. L’Adoc, intanto, alla vigilia dell’appuntamento con il “No Cash Day” s’è detta disposta a aderire, ma solo a patto che nel nostro Paese gli istituti di credito eliminino un fastidiosissimo balzello, introdotto di recente; trattasi, nello specifico, della cosiddetta “tassa sul contante“, ovverosia la commissione applicata su certi conti correnti bancari nel momento in cui il cliente richiede il ritiro di una quota parte del proprio denaro allo sportello. Questa commissione sui prelievi arriva anche a ben 3 euro ad operazione!
Secondo l’Associazione dei Consumatori non è introducendo queste tipologie di commissioni che si fa la guerra al contante; l’Adoc, infatti, ritiene che ci si debba spingere proprio sugli strumenti di pagamento garantendo costi più bassi, ma anche interessi meno esosi, al limite dell’usura, su strumenti di pagamento come le carte di credito revolving.