Governo, Berlusconi fiducioso ma Bossi fa il pollice verso

berlusconiSono giorni bollenti per il governo, dopo le sconfitte elettorali rimediate in successione: l’esecutivo si presenterà la prossima settimana in Parlamento per la verifica richiesta dal Presidente della Repubblica Napolitano, dopo l’infornata di sottosegretari che di fatto ha sancito un cambio nei partiti di maggioranza. Cruciale per il destino del governo è anche la riforma fiscale che Tremonti dovrà presentare e che in molti vorrebbero incentrata su un abbassamento delle tasse, ipotesi che però il titolare dell’Economia non ha intenzione di prendere in considerazione visto lo stato dei conti.

Alle prese con le tensioni con i propri alleati, Berlusconi non sembra voler mollare la presa e mostra il solito ottimismo davanti ai cronisti ai quali dichiara che “la maggioranza tiene, è coesa” e, a chi gli chiede se ha paura di giudici, risponde: “Io non ho paura di nessuno”. E un pò di paura, almeno sulla tenuta dell’esecutivo, dovrebbe averla visto che Umberto Bossi continua a lanciare segnali non certo tranquillizzanti. Il senatur mentre lascia Montecitorio per dirigersi a Palazzo Chigi dove parteciperà al Consiglio dei Ministri,  si traveste da imperatore romano e mostra il pollice verso a chi gli chiede se il governo andrà avanti: come a dire che si va verso la rottura. Ma, dal portavoce della Lega, immediata arriva anche l’interpretazione rivista e corretta del gesto:  “il pollice verso non era riferito alle sorti dell’esecutivo ma era per dire ai giornalisti che non avrebbe risposto a nessuna domanda”.

Umberto Bossi

Verità o bugia? Per saperlo bisognerà attendere ancora qualche giorno: il 22 giugno Berlusconi si presenterà in aula per la verifica parlamentare chiesta da Napolitano. Ancora non è chiaro se si tratterà soltanto di una comunicazione informativa o ci sarà anche un voto di fiducia: la maggioranza non sembra intenzionata a metterla ai voti, mentre l’opposizione con Franceschini fa sapere che si riserva il diritto di “decidere quale conclusione dare al dibattito”. Che ci sia o meno il voto di fiducia, mercoledì sarà una data cruciale per capire quale strada prenderà il governo, anche se qualche indicazione potrà esserci già domenica, giorno in cui è previsto il raduno di Pontida, dove Bossi potrà capire che aria tira nella base leghista e decidere se continuare a sostenere il governo fino al 2013. Sempre che prima non sia qualcun altro a fare il pollice verso all’esecutivo.

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