Il dispositivo alla base della vicenda è Xi3 ChromiumPC Modular Computer prodotto appunto da Isys e si tratta di un piccolo computer, che si propone come il primo desktop in grado di eseguire qualsiasi sistema operativo open-source basato su Internet.
Tutto sommato, dovrebbe essere più Google a lamentarsi dell’ appropriazione di questo marchio, visto che il riferimento al nome Chromium e poi al s. o. open source, sembrano nettamente dei richiami all’azienda di Mountain View. Eppure, si è appellata in giudizio Isys, la quale avrebbe chiesto ad Amazon e Best Buy di bloccare la prevendita dei Chromebook di Acer e Samsung in attesa del pronunciamento dei giudici su questa vicenda.
Google, non sembra essere preoccupato minimamente da questa vicenda, visto che quando Isys ha cercato un accordo amichevole con la società di Mountain View, essa non si è pronunciata. Se i giudici daranno torto a Google, i nuovi notebook con ChromeOS dovranno cambiare di nuovo nome, dopo Speedbook (marchio registrato) e Chromebook!