E’ stata una finale che non ci ha fatto rimpiangere le partite dei “Grandi”, quella tra la Roma ed il Varese per lo Scudetto primavera. Una partita combattuta fino all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare, dove anche chi è uscito sconfitto, in fondo, è un po’ Campione.
Il Varese, a detta di molti, avrebbe dovuto giocare una partita all’insegna della stanchezza, alla luce dei tre titolari squalificati, Marchi, Scialpi e Ferreira, e dei 120′ più rigori della partita con la Fiorentina che avevano sulle gambe.
Invece è stata proprio la compagine lombarda a partire forte, e ad andare in vantaggio al 19′ del primo tempo con il gol di Laazar. I giocatori di Alberto De Rossi, restano frastornati dal gol, e nel primo tempo non riescono a mettere paura a Micai, portiere del Varese. Negli spogliatoi, però, accade qualcosa, e già nel 2′ del secondo tempo Montini sigla un bel gol di destro dalla distanza. La squadra giallorossa sembra aver trovato il ritmo partita, e la chiave per sottomettere l’avversario, ma un erroraccio di Viviani al 36′ regala il gol dell’uno a due alla squadra di Mangia. Tutto sembrava perduto per gli uomini di De Rossi Senior, ma al 94′ nell’ultima azione utile della partita, ancora Montini trova la zampata vincente che riporta tutto in parità.
Il Varese, anche alla luce del maggior minutaggio sulle gambe, non riesce a reggere altri 30′ di tempi supplementari, e sempre Montini al 4′ del secondo tempo supplementare, dopo una bella azione di Dieme, porta la Roma in vantaggio chiudendo la partita.
La squadra di Alberto De Rossi, dopo sei anni torna sulla vetta del calcio italiano.