Per il Pd, Maurizio Migliavacca e Nico stumpo, responsabili della segreteria del partito, attaccano: “È incredibile che il ministro dell’Interno abbia parlato di proiezioni sul risultato del referendum a urne aperte” dichiara il primo, mentre il collega si era spinto oltre dicendo che “nel rispetto dell’istituto referendario e dei cittadini ancora in fila ai seggi per votare, sarebbe opportuno astenersi da dichiarazioni ambigue per finalità“. Il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, altro grande protagonista della maratona referendaria, ha definito invece “fuori luogo” l’annuncio di Maroni ed aveva aggiunto a caldo: “Non vogliamo che in queste ore ci sia alcun tentativo di demotivazione”. Anche il Wwf Italia era intervenuto immediatamente contro quelle definite “comunicazioni fuorvianti sul presunto raggiungimento del quorum” non solo da parte di Maroni ma anche di alcune testate come “Il Giornale” online che fornivano in anteprima dei dati, e richiamando poi a non interrompere il tam tam fino all’ultimo momento “a caccia di tutti i voti disponibili per raggiungere e superare il quorum”, cosa poi avvenuta.
In tutto questo, il senatore del PD Stefano Ceccanti non si è fermato ai commenti ed ha preparato una interrogazione parlamentare, sottolineando che le esternazioni di Maroni e Berlusconi violano oltre che la correttezza istituzionale anche l’articolo 100 del Testo Unico della Camera, con risvolti penali per “chiunque in qualunque modo alteri il risultato della votazione”.
Eccone un estratto: “Mentre nessuna norma attribuisce al Ministero il potere di divulgare qualsiasi proiezione ma solo dati con finalità informative […] nel contempo il Presidente del Consiglio Berlusconi fa esternazioni presupponendo non solo il quorum ma anche un risultato di merito di uno dei referendum in corso”. Intanto sulla rete si diffonde anche il “rumor” di un esposto già presentato da alcuni cittadini contro il Ministro dell’Interno ed il Presidente del Consiglio. Sicuramente se ne saprà di più nei prossimi giorni.