E con una Lega Nord sempre più vivace, ansiosa e pronta a chiedere accelerazioni su federalismo o “bojate” come quelle dei trasferimenti al Nord dei Ministeri, si preannuncia una settimana complicata per il Cavaliere, che potrebbe trovarsi nella condizione di non saper più come tenere a freno le richieste dell’unico alleato ancora a lui fedele. E poi la riforma fiscale, con Tremonti che continua a frenare non in via di principio, ma per la mancanza di coperture economiche.
Tornando al referendum, quello che può angustiare il Presidente del Consiglio, più degli stessi risultati, che lo toccano da vicino solamente col quesito sul Legittimo Impedimento, sono i comportamenti degli stessi parlamentari e uomini politici della Maggioranza: Maroni ha annunciato di aver votato (SI) sui due quesiti sull’acqua, Moratti ed Alemanno di aver votato il quesito sul Nucleare, ha votato la Polverini, anche altri esponenti della Lega hanno fatto lo stesso, e perfino il Ministro della Difesa La Russa ha espresso tutti i suoi dubbi sull’andare a votare o meno.
Riuscirà Silvio Berlusconi ad uscirne vittorioso e più forte anche questa volta?