Dal suo discorso al forum Unesco, digitalizzare e democratizzare vuol dire anche sfuggire al rischio di una privatizzazione dei libri, come nel caso di Google. In questi casi è necessario, secondo Darnton, «l’intervento dello Stato per impedire l’affermazione di un regime di monopolio e occorre l’interazione tra le biblioteche per promuovere un progetto comune». Lo studioso ha raccolto dieci anni di suoi interventi nel libro “Il futuro del libro”, edito da Adelphi, dove si rifà ad un ideale di stampo illuministico del sapere come conoscenza accessibile a tutti.
Della digitalizzazione delle biblioteche ha parlato anche Milagros del Corral, presidente del comitato scientifico di Focus 2011, che ha organizzato la digitalizzazione della Biblioteca Nazionale di Spagna. Per lui, il problema principale dei libri sta nei diritti d’autore: molti libri risultano “fuori diritti” perchè molto antichi, altri testi rari sono invece tutelati dalla legge, ma vengono comunque digitalizzati da progetti come quello di Google.Riguardo al diritto d’autore la del Corral ha dichiarato che «il quadro legislativo internazionale resta ancora inadeguato per il mondo digitale, e la pirateria digitale ha raggiunto proporzioni incalcolabili, danneggiando gravemente il mercato delle industrie culturali, tra cui il settore librario». La studiosa ha specificato che «il mondo digitale richiede un cambiamento di prospettiva. Bisogna adeguare il sistema delle leggi che proteggono la proprietà intellettuale alla nuova situazione». Ma alla domanda su quale dovrebbe essere la nuova norma sul diritto d’autore la del Corral ha risposto: «Questo nessuno di noi lo sa con precisione. Possiamo avere opinioni al proposito. Ma la soluzione va trovata tutti insieme, ed è urgente cominciare a lavorarci».