Battisti è un uomo libero, respinto il ricorso dell’Italia

Cesare BattistiCesare Battisti è un uomo libero: dalla mezzanotte di ieri (ora brasiliana, le 5 in Italia) ha lasciato il carcere di Papupa dove era ritenuto da oltre quattro anni. A decidere la scarcerazione dell’ex terroristia, condannato in Italia per quattro omicidi, è stato il Supremo Tribunale Federale brasiliano che ha respinto il ricorso presentato dal governo italiano contro la decisione dell’ex presidente brasiliano Lula di negare l’estradizione di Battisti. Due i pareri negativi dati a maggioranza dai giudici brasiliani; il primo stabiliva che l’Italia non poteva chiedere al tribunale di opporsi alla decisione di Lula di concedere l’asilo politico a Cesare Battisti: una decisione che secondo i giudici spetta al potere esecutivo e non a quello giudiziario. La seconda decisione del tribunale supremo è invece entrata nel merito della questione, stabilendo che  da parte dell’ex presidente Lula non c’è stata nessun violazione del trattato di estradizione in vigore tra Brasile e Italia: a votare contro il ricorso italiano sono stati 6 giudici (Marco Aurelio Mello, Luis Fux, Carmen Lucia, Ricardo Lewandowski, Joquim Barbosa, e Ayres Britto) contro i tre (il presidente del Supremo Tribunale Federale, Cezar Peluso, il giudice relatore Gilmar Mendes e la giudice Ellen Gracie) che hanno espresso parere favorevole.

Sembra così concludersi la vicenda legata all’ex terrorista rosso, ricercato in Italia dopo una condanna in contumacia a quattro ergastoli per quattro omicidi avvenuti negli anni ’70. Battisti era stato arrestato nel 2007  dopo una latitanza durata oltre 20 anni passati per la maggior parte del tempo in Francia. Ma il governo italiano non ha alcuna intenzione di arrendersi ed è pronto a presentare un’istanza presso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja per far rivedere una decisione che il governo italiano ritiene contraria ai principi generali del diritto e agli obblighi previsti dal diritto internazionale: ad annunciarlo è il ministro degli esteri, Franco Frattini in una nota in cui esprime “profondo rammarico” per la decisione del Tribunale brasiliano, che secondo il titolare della Farnesina “oltre ad offendere il diritto alla giustizia per le vittime dei crimini di Battisti, appaia contraria agli obblighi sanciti dagli accordi internazionali che legano i due Paesi”.

Franco Frattini

E rammarico ha espresso anche il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, mentre al momento nessun commento è arrivato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in occasione della decisione di negare l’estradizione da parte del Presidente Lula aveva espresso “amarezza” per una scelta “incomprensibile”.

 

 

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