Ma, la concorrenza fra i tre servizi la si può notare nelle varie offerte che fa ognuna di queste società: il servizio più completo probabilmente sarà Apple iCloud. Il motivo è piuttosto semplice: oltre allo spazio virtuale, Apple garantirà ai suoi utenti la possibilità di sincronizzare il servizio con iTunes. In questo modo, grazie agli accordi con le case discografiche, iCloud permetterà di scaricare musica, sincronizzare la raccolta con iTunes e salvarla sul servizio virtuale.
Un altro servizio è Amazon Cloud Player. Esso, a differenza di Apple iCloud non può vendere direttamente la musica tramite il servizio Cloud Drive, per un motivo semplice: Amazon ha scelto di non stringere alcun tipo di accordo con le case discografiche. Però, chi vuole una soluzione a questo problema può trovarlo grazie ad Amazon MP3 Store. Con questo servizio è possibile scaricare la musica e poi sincronizzarla con Cloud Drive.
Infine c’è Google Music Beta: anche in questo caso non sono stati trovati accordi commerciali con le case discografiche e quindi non sarà possibile acquistare musica, ma si potrà solo caricare la propria musica sui server virtuali di Google e poi accedere alla musica in streaming.